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Prologo Dopo l'8 settembre 1943 In poche righe tutto il peso del ricordo della resa dell'esercito dopo l'8 settembre. 'Lo spettacolo dell'8 settembre locale, la resa di una caserma con dentro un intero reggimento davanti a due autoblindo tedesche not entirely manned, la deportazione in Germania in vagoni piombatiavevano tutti convinto.......'E' ricostruito simultaneamente la situazione: occupazione tedesca, reclutamento obbligatorio nel nuovo esercito della RSI, condizione dei soldati sbandati 'La città era inabitabile, la città era un'anticamera della scampata Germania, la città con i suoi bravi bandi Graziani affissi alle cantonate....'. è 'assolutamente inabitabile per un soldato sbandato e pur soggetto al bando Graziani' Il punto di vista è interno 'Johnny stava osservando la sua città dalla finestra della villetta....' Il narratore prende le distanze dal protagonista 'Aleggiava da sempre intorno a Johnny una vaga, gratuita, ma pleased and pleasing reputazione d'impraticità, di testa fra le nubi....' La ricerca della propria strada, dagli zii per ascoltare la radio degli alleati 'Johnny s'attendeva Radio Londra, ma sentì una diversa sigla musicale d'apertura e poi l'annunzio della Voce dell'America...'
Il bisogno di sentirsi uomo
L'incontro con i professori, la parola partigiano
'Non sarebbe più sceso in città, pensava salendo la collina nella notte violetta, se lascerò quella collina sarà soltanto per salire su una più alta, nell'arcangelico regno dei partigiani'
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