Inverno '44-'45

La pluralità delle bande

    'Ora stiamo bene, il maggiore fastidio.. me lo dà la Brigata Matteotti che sta incuneandosi nel mio terrirorio dalla parte del fiume. ...c'è un borghese che essi chiamano commissario, che gira per il reclutamento ... e poi svolge una vera propaganda politica nei cascinali...'

10 ottobre 44 la presa di Alba. (pag. 246). Le rivalità con i rossi, la gara ad essere i primi ad entrare. Mauri (Lampus) e Nord si apprestano a fare l'ingresso trionfale (pag. 247)

    'Quella era la prima città libera dell'Alta Italia, cioè dell'unica Italia....'

La perdita della città il primo di novembre (pag.311)

    'Come scarsa? Siamo in duemila in città! Firmerei se a difenderla restassimo in metà di quanti la prendemmo'

Il dilettantismo prtigiano: lo scontro tra badogliani e rossi per il carburante al presidio di Castagnole

    'Il paese si infuriò e tremò per il fatto, estendendone su tutti i partigiani la gratuita crudeltà, il mortale dilettantismo che ne emergeva'

La reazione fascista e tedesca per schiacciare il potente gruppo di Lampus. La fuga della popolazione

    'Ma se alzavano gli occhi alle colline le vedevano coronate, a ondate, di contadini in fuga con equipaggiamenti e riserve da bastare per una lunga fuga ed un imboscamento ancora più lungo'....? Stavolta non scherzano. sono per metà tedeschi, voi mi capite. Stavolta mettono le sbarre a tutte le colline come a uno zoo e ci fano fare la parte delle scimmie'

La fuga di ettore, Pierre, Johnny e la Casina della Langa

    '...e Pierre disse che a Cascina della Langa c'era sempre stato, ed anche stanotte, ricetto e vitto per i partigiani. La padrona era una delle più forti, ardite e cupide donne dlla collina...'

La guerra ai civili

    'Grande il numero dei granai e delle case incendiate, lassù il cielo era tutto affumicato, enorme la quantità di bestiame asportato...Tutta la Valle Belbo andò a fuoco d'un tratto e migliaia di detonazioni echeggiarono tigresche e a lungo sulle colline.'

L'attacco, il terrore dei tedeschi, la paura, la fuga, il rastrellamento (342-343)

    'Dal paese di Rocchetta stava spiralandosi una cupe nube di fumo, come di locomotiva.... Salì ancora poi si fermò e rivolse a Castino.... Diciotto torri di fumo, compatto, inscuotibile anche da vento forte, sorgevano dal paese... Sarebbero stati addosso a loro meno di un'ora senza rompere mai la loro linea di rastrellamento...'

Il grande rastrellamento, la caccia all'uomo, i paesi puniti: terra bruciata da Belbo e da Bormida (pag. 356).

    'Dunque le colonne da Belbo salivano ad incontrare la colonna da Bormida.... Erano dappertutto e serravano, serravano... Allora Johnny vide il gran rittano e l'additò...'

L'attraversamento del Tanaro e poi lo scontro con 'i rossi'(pag. 376-380)

Il significato della morte dell'eroe vittorioso: 'Ecco l'importante che ne restasse uno'

Mango dopo il terrore nazifascista (pag. 395-397)

    'Al loro ingresso qualche imposta si riaccostò con appena un fruscio... La gente che non aveva fatto in tempo a ritirarsi, li cennò appena per tutto saluto, con sobrietà e ritenzione'

Il tremendo inverno del 45. ''La sua guerra dentro la guerra'

La fine di Johnny